Amori e fake news tra biblioteche e Kindle

Biblioteche? Negozi di libri? Polvere? Carta? Tutta paccottiglia inutile soppiantata da ebook, e qui va anche bene, risparmio ambientale sia in termini di consumo che di inquinamento, ma tutto il resto?

Youtube vale un concerto dal vivo? L’esperienza di vedere un artista da vicino? La socializzazione che si crea nel popolo dei live?

La musica ascoltata assieme commentandola mentre un vinile piuttosto che un cd gira sul platorello ha la stessa valenza comunicativa di una solitaria esperienza in cuffica?

Ma soprattutto la veridicità, l’emozione, l’aver vissuto il momento, di un reportage dal vivo ha lo stesso valore, sia sentimentale che scientifico, del portare l’ossigeno e la testimonianza dei propri occhi e delle proprie orecchie?
Devo dire di non essere il primo fan di Federico Rampini, il bravo reporter di Repubblica dagli Stati Uniti, ma alcune considerazioni che faceva poco tempo fa sono la triste realtà del mondo odierno. Rampini raccontava di come una volta l’Air Force One fosse pieno di giornalisti al seguito del Presidente USA in carica, mentre ora sono pochissimi quelli che si spostano fisicamente con il POTUS. Le testate risparmiano sulle spese affidandosi alle agenzie di stampa locali, una informazione conforme e cloroformizzata, sempre Rampini raccontava di come la sua sede di lavoro fosse una scrivania ospitata nei locali di NYC di The Independent. Un giorno gli intimano di lasciarla libera, problemi di costi? No, ma lo storico giornale londinese, così come tanti altri, affida i propri servizi a giovani neo-assunti che non vanno in giro per convegni, riunioni, forum Vengono messi a sedere ad una scrivania, hanno un pc che usano per navigare e con Google e simili cercano le notizie con cui confezionare i propri pezzi. L’informazione passa per i giganti del web, salvo poi intimargli di pagare le news che pubblicano, i giornali prendono le notizie e vogliono anche i soldi.

Che valore può avere la stessa notizia riportata da diversi giornalisti (o pseudo tali)? La stessa fonte viene presentata con parole diverse, ma la sensazione, la confidenza con un addetto stampa, quella nessun browser te la può dare. Potrei raccontare molte confidenze passatemi da personaggi al seguito di grandi uomini, tutte cose che nessun motore di ricerca può restituire, l’espressione di un viso mentre legge una dichiarazione può essere esplicativa meglio di un comunicato stampa redatto dalla stagista di turno.

Per sorridere un poco potremmo pensare a quanti amori sono nati tra le corsie delle biblioteche o delle librerie, quanti baci nascosti da una scansia sono stati rubati, forse tutto questo potrà passare attraverso un Kindle?

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